Lo sfruttamento dell’energia da fonti rinnovabili non sarà più solo ad appannaggio esclusivo dei titolari degli impianti ma potrà essere condiviso.
E’ stata sancita una Direttiva Europea che dà la possibilità di far nascere comunità energetiche indipendenti.
Potrebbe cosi iniziare una vera rivoluzione perchè anche chi non è proprietario di un impianto fotovoltaico potrà sfruttare l’energia solare. In Italia fin ora solo il proprietario poteva sfruttare l’elettricità prodotta da un impianto fotovoltaico oppure venderla e metterla in rete ora questa nuova direttiva potrebbe cambiare tutto.
Due anni fa è stata emanata una Direttiva Europea che sarà attuata in questi giorni in Italia la quale prevede che l’energia solare prodotta da terzi potrà essere utilizzata da ogni individuo per i propri consumi domestici. Un esempio semplicissimo è nel caso dei condomini dove si potrà avere un unico impianto fotovoltaico da cui tutti i condomini potranno usufruire dell’energia elettrica prodotta, dando vita a vere e proprie comunità energetica.
I vantaggi che derivano da questa Direttiva Europea sono due: uno ambientale e uno economico.
Dal punto di vista ambientale questa nuova normativa favorirà un numero sempre più crescente di famiglie e persone all’energia pulita del sole, mentre dal punto di vista economico tutti quelli che usufruiranno dell’energia prodotta dall’ impianto la potranno acquistare ad un prezzo molto più basso dall’effettivo titolare del sistema.
Sarà una rivoluzione che potrà dare inizio a vere comunità energetiche indipendenti si potrebbe ipotizzare una situazione per cui ogni Paese o Comune del territorio nazionale si possa rendere indipendente , anche parzialmente, dalla rete elettrica nazionale.
Un esempio concreto è il comune di Tirano in Lombardia il quale è gia oggi sostenuto esclusivamente da energia pulita da fotovoltaico e biomasse ma vuole essere solo il punto di partenza .
Il sindaco del comune ha reso noto dei dati veramente molto confortanti il desiderio del piccolo paese montano è quello di riuscire ad arrivare a far sì che l’energia prodotta in eccesso invece di essere immessa nella rete nazionale possa rimanere nel territorio ed essere usata esclusivamente in loco. La speranza del sindaco è di riuscire a rendere questa rivoluzione energetica attrattiva per le imprese, spingendole ad investire sul territorio comunale creando di conseguenza nuovi posti di lavoro.