Lavo e l’idrogeno, nuove frontiere a impatto zero

Frigotermica ormai da tempo segue tutto lo sviluppo dell’accumulo domestico a idrogeno.
L’obiettivo è quello di arrivare all’utilizzo dell’energia ad impatto ZERO.
La compagnia australiana Lavo  ha presentato un interessante sistema di accumulo casalingo basato su celle a combustibile all’idrogeno, il  Lavo Hydrogen Battery System.
Oltre al collegamento all’inverter solare, il dispositivo richiede necessariamente un allaccio alla rete idrica (attraverso un depuratore). In questo modo, quando l’impianto fotovoltaico produce energia, LAVO System preleva l’acqua e impiega l’elettricità per spezzare le molecole in idrogeno e ossigeno. Quindi immagazzina il vettore in una sorta di spugna a idruri metallici a una pressione di 30 bar. Al momento del bisogno, una cella a combustibile riconverte l’idrogeno in acqua, rilasciando elettricità.
In termini prestazionali, l’accumulo domestico a idrogeno della LAVO vanta una potenza di 5 kW e una capacità utilizzabile di 40 kWh, tre volte quella offerta dalla batteria Powerwall 2 della Tesla. In poche parole si riuscirà ad alimentare una casa media per due giorni.
Ci stiamo preparando per questa nuova frontiera, perché l’impatto zero è dietro la porta, bisogna solo catturarlo. E noi di Frigotermica ci saremo.